Almeno fino al 24 novembre annullati tutti gli spettacoli alla Scala come in tutti gli altri teatri (e cinema e sale da concerto) d’Italia, per regio decreto, ops, secondo il nuovo DPCM. Ecco quanto si legge sul sito della Scala:
In ottemperanza al Decreto della Presidenza del Consiglio del 24 ottobre tutte le rappresentazioni fino al 24 novembre sono sospese.
Tutti gli spettatori in possesso di biglietto per gli spettacoli programmati nel periodo in oggetto riceveranno una comunicazione specifica con le informazioni sulle modalità di rimborso. Infotel +39 02 72 00 37 44 | lascalarisponde@fondazionelascala.it
venerdì 16 ottobre alle ore 11.30 il Sovrintendente Dominique Meyer e il Direttore Musicale Riccardo Chailly presenteranno la prima parte della Stagione 2020/2021 (dicembre 2020-marzo 2021). Potrà essere seguita in diretta streaming sui nostri canali Facebook e YouTube.
Diceva Claudio Abbado: “La cultura rende ricco un Paese, anche economicamente. Non è vero che in Germania o in Austria si fa di più per la cultura perché sono più ricchi, è vero il contrario, sono più ricchi perché si fa di più per la cultura”. Si potrebbe aprire un lungo dibattito su questa affermazione, ma è certo che non sempre la cultura – e direi anche chi lavora nella cultura e per la cultura – è in cima ai pensieri di chi governa. Purtroppo.
Abbiamo in questi mesi estivi potuto godere di una relativa tregua dall’epidemia di Sars-CoV-2. Alcuni l’hanno vissuta senza preoccuparsi troppo di prepararsi all’autunno, altri invece sono stati encomiabili nel mettere a punto, sia alla riapertura sia nelle settimane successive, e ancora adesso, con continuità, misure grazie alle quali è stato possibile conciliare una ripresa delle attività con una estrema cura e considerazione del rischio epidemico. Tra questi ultimi certamente sono da annoverare tutti coloro che gestiscono sale da concerto e teatri. A Milano, città che ha visto duemila e trecento morti e un pesante blocco delle attività, con un coraggio unito a prudenza veramente esemplari, si sono tenuti festival (su tutti quello di Milano Arte Musica e MITO), concerti, ha riaperto la Scala, da sempre un simbolo anche di rinascita. In piena sicurezza. Abbiamo visto organizzatori attentissimi, musicisti attentissimi, pubblico attentissimo, mascherine alzate, distanziamenti rispettati, tutte le precauzioni possibili messe in atto.
Ed ora? Porre a duecento il limite massimo di presenze di pubblico, a prescindere dalle caratteristiche delle sale, significa condannare teatri come la Scala e molte sale da concerto a chiudere. Senza motivo.
Non solo: significa punire chi ha dimostrato la massima prudenza, indicando così ai cittadini la strada della sfiducia nell’impegno e nel rispetto delle regole e mettendo ingiustamente in ginocchio un settore già molto colpito e tanto rappresentativo della cultura di questo Paese.
Chiediamo di riflettere sul senso, sul fine e sul messaggio che tutto ciò comporta e di ritornare senz’altro su questa decisione.
Questo appello è stato inviato in data 6 ottobre 2020:
al Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo Dario Franceschini e per conoscenza – al Sindaco di Milano Giuseppe Sala – all’Ufficio Stampa del Teatro alla Scala – al Corriere della Sera
E’ stata avviata una raccolta di firme online su Change.org:
Sarà possibile prepararsi all’ascolto dell’opera, un’ora prima dell’inizio di ciascuna recita, con una conferenza introduttiva, tenuta dal Prof. Franco Pulcini, aperta a tutti gli spettatori muniti di biglietto presso il Ridotto delle Gallerie.
Notizia dell’ultima ora
A seguito dell’esito positivo al test per il Covid-19 di uno dei componenti la compagnia di canto di Aida, il Teatro alla Scala ha disposto una verifica su tutto il cast attraverso un doppio tampone. Il primo dei tamponi ha dato esito negativo per tutti gli artisti, ma nella mattinata di oggi i risultati del secondo tampone hanno evidenziato un secondo caso. Il Teatro ha immediatamente allertato le autorità sanitarie che hanno disposto un periodo di quarantena per l’intera compagnia. Di conseguenza la prevista esecuzione di Aida in forma di concerto di questa sera per il Servizio Promozione Culturale non potrà aver luogo e sarà sostituita da un concerto di arie e cori dalle opere Aida, Nabucco e La bohème diretto dal Maestro Fabio Luisi con la partecipazione degli artisti Anita Hartig, Aida Garifullina, Jonas Kaufmann e Simone Piazzola. Il Teatro alla Scala ringrazia tutti gli artisti per la cortese disponibilità. Il resto della programmazione resta confermato.