Dal 28 Maggio al 17 Giugno 2019
Erich Wolfgang Korngold
Durata spettacolo: 3 ore e 07 minuti inclusi intervalli
Coro e Orchestra del Teatro alla Scala
Coro di Voci Bianche dell’Accademia Teatro alla Scala
Nuova Produzione Teatro alla Scala
Prima esecuzione al Teatro alla Scala
PRIMO ATTO 43 minuti / Intervallo 25 minuti / SECONDO ATTO 47 minuti / Intervallo 25 minuti / TERZO ATTO 47 minuti
Direttore Alan Gilbert
Regia Graham Vick
Scene e costumi Stuart Nunn
Luci Giuseppe Di Iorio
Coreografia Ron Howell
CAST
Paul
Klaus Florian Vogt
Marietta
Asmik Grigorian
Frank/Fritz Markus Werba
Brigitta Cristina Damian
Juliette Marika Spadafino*
Lucienne Daria Cherniy*
Victorin Sergei Ababkin*
Graf Albert/Gastone Sascha Emanuel Kramer
*Allievo dell’Accademia Teatro alla Scala
Sarà possibile prepararsi all’ascolto dell’opera, 45 minuti prima dell’inizio di ciascuna recita, con una conferenza introduttiva, tenuta dal Prof. Franco Pulcini, aperta a tutti gli spettatori muniti di biglietto.
L’OPERA IN POCHE RIGHE
Definito ancora in giovane età “un genio” da Mahler, Erich Korngold era figlio dell’influente e assai conservatore critico musicale della Neue Freie Presse di Vienna. Allievo di Zemlinsky, le sue prime opere vengono dirette e promosse da Bruno Walter. L’avvento del Nazismo e le persecuzioni contro gli ebrei lo costringono a lasciare l’Europa per Hollywood, dove grazie al sodalizio con Max Reinhardt intraprende una seconda carriera da compositore di colonne sonore: al Sogno di una notte di mezza estate di Reinhardt seguono pellicole di grande successo con Errol Flynn, che gli valgono due Oscar. Die Tote Stadt, basato sul romanzo Bruges la Morte di Georges Rodenbach, è il capolavoro di un compositore ventitreenne ma già all’apice della carriera, tanto da guadagnarsi una doppia “prima” ad Amburgo – dove dirigeva Otto Klemperer – e Colonia e imporsi come uno dei maggiori successi degli anni ‘20. Mai eseguita alla Scala, è affidata per la parte musicale a Alan Gilbert, mentre il nuovo allestimento segna il ritorno di Graham Vick. In palcoscenico un cast prestigioso che schiera Klaus Florian Vogt, che manca dal Piermarini dal Fidelio inaugurale del 2014, e Asmik Grigorian, tra i cui recenti successi va ricordata almeno la parte di Marie in Wozzeck a Salisburgo nell’estate 2017.