
Nuova produzione basata sullo spettacolo del Festival di Salisburgo
Dal 19 Giugno al 18 Luglio 2014
Durata spettacolo: 3 ore e 26 minuti incluso intervallo
Cantato in italiano con videolibretti in italiano, inglese
DIREZIONE
- Direttore
- Daniel Barenboim
Karl Heinz Steffens (dal 3 luglio)
- Regia e scene
- Claus Guth
- Scene
- Christian Schmidt
- Costumi
- Anna Sofie Tuma
- Luci
- Marco Filibeck
CAST
- Fiordiligi
- Maria Bengtsson
- Dorabella
- Katija Dragojevic
- Guglielmo
- Adam Plachetka (19, 21, 24, 27, 30 giu.; 3, 8, 14, 18 lug.)
Konstantin Shushakov (5, 11, 16 lug.)
- Ferrando
- Rolando Villazón (19, 21, 24, 27, 30 giu.)
Peter Sonn (3, 5, 8, 11, 14, 16, 18 lug.)
- Despina
- Serena Malfi
- Don Alfonso
- Michele Pertusi
metto qui il post che avevo precedentemente scritto:
Ieri sera ero alla Scala proprio per la prima del Così fan Tutte. In generale devo dire che lo spettacolo non mi è dispiaciuto, buona la regia di Guth che ha modificato in parte lo spettacolo di Salisburgo: se l’idea era quella di valorizzare le perfette geometrie che Mozart mette in musica, l’idea riesce quasi per tutto lo spettacolo. Non mi ha convinto il finale, quando le coppie si dividono e ognuno canta le ultime note in totale solitudine rispetto agli altri. Per quanto riguarda i cantanti ho trovato molto interessante la Despina di Serena Malfi che ha cantato quasi perfettamente, a parte qualche problema nel registro alto, le due arie. Molto buono anche Pertusi e le due cantanti Maria Bengtsson e Katija Dragojevic. Mi ha convinto molto di più la Bengtsson, meritandosi l’unico applauso a scena aperta della serata dopo “Per pietà, ben mio, perdona”. Senza particolari meriti invece Adam Plachetka nella parte di Guglielmo, canta bene ma non ha aggiunto nulla di che. Discorso invece particolare per Rolando Villazon, se non sbaglio, al debutto nel ruolo di Ferrando. L’emissione del tenore messicano è notevolmente migliorata rispetto alle ultime prove, ma il canto è sembrato troppo forzato per tutta l’opera, a volte pareva di sentire un Duca di Mantova che non un tenore leggero acuto, per la quale la parte di Ferrando è stata scritta. Anche nei recitativi Villazon mi è parso un po’ troppo “costruito”, poco naturale insomma, come invece i recitativi mozartiani, specie in Così Fan Tutte richiedono.
Che dire di Daniel Barenboim: a me il suo mozart non piace e non credo mi piacerà mai; sarà che io per Mozart sono un Mutiano di ferro, ma il Così Fan Tutte diretto da Muti trovo sia davvero inarrivabile, in particolare l’edizione salisburghese dell’82. In primisi, il suono dell’orchestra mi è sembrato troppo ovattato, tempi lenti ( come in Don Giovanni) a fronte invece di stacchi repentini specie nei finali. Inoltre penso che Barenboim ci abbia messo poco impegno nelle prove con i cantanti, soprattutto non ha affinato affatto i recitativi e neanche l’insieme: spesso infatti l’orchestra era avanti rispetto a tutti gli altri e, dall’alto della mia postazione, ho notato almeno tre volte il gesto per far rallentare i professori.
Nel complesso non male ma mi sarei aspettato di più. Al termine successo per tutti a parte i soliti sparuti buu delle prime, in questo caso verso Villazon e Barenboim, subito sopraffatti dagli applausi.
Aggiungo che “Un aura amorososa” non è stato il momento migliore della serata. Villazon la canta troppo forzata e con una gestualità, a mio parere, troppo accentuata. La voce proprio qui ha iniziato a smascherare un po’ di magagne: registro basso purtroppo non limpido, molto rauco e con problemi di intonazione; voce piccola nel registro acuto, nel senso, le note le raggiunge tutte ma con difficoltà di respirazione e anche qui di intonazione. Certo, Villazon ha ancora un registro centrale ottimo, affascinante anche quando si impegna, il peggio è quando scende o sale con le note.
UDITE, UDITE, O RUSTICI!
Per la gioia del pubblico scaligero e degli abbonati al turno D, domani sera Così Fan Tutte non avrà luogo! Al suo posto, per tutti, andrà in scena l’opera più rappresentata di tutte alla Scala, quella più amata dall’orchestra e attesa con trepidazione dal pubblico cui peraltro viene propinata ad ogni stagione con un certo numero di repliche. Più popolare de La Boheme, più celebre de La Traviata, più replicata di Aida!!!!!
Ecco a voi:
COSI’ FAN SCIOPERO
nell’interpretazione della celebrata soprano drammatico Susanna Camusso, che intonerà il famoso rondò “vi ho fregati anche stavolta, cari miei li abbonatelli!”
Applausi trionfali al gradito ritorno dell’opera a noi più cara e famigliare!
marco vizzardelli
Fantastico! Mi rimborseranno i biglietti a prezzo pieno che investirò in una luculliana cena alla Rimessa.
In effetti alla Scala l’Abbonamento è una forma di investimento, come comprare dei BOT: prendi un pacchetto di spettacoli con uno sconto e ti rimborsano l’intero. Tanto non sono soldi loro.
Spero sempre che si arrivi ad una stagione con 15 scioperi, tutti al mio turno d’abbonamento.
W lo sciopero! Compagno compagno tu lavori e io magno!
Ciaociao
-MV
Io ci andrò il 30.6 e spero che lo sciopero non ci sia. Se il Mozart di Barenboim che mi aspetta e quello di ieri sera del concerto KV 595 allora non vedo l’ora di andarci. Assolutamente sublime sia il piano che la Filarmonica; un Mozart veramente meraviglioso ! grandissima serata con Barenboim in grande forma, anche in Tchaikovsky.
Assolutamente offtopic ma a mio parere l’Uruguay ha due meriti assoluti:
– aver buttato fuori l’Italia a questi mondiali
– e soprattutto avere un inno nazionale che è scritto da….Rossini..(non è vero, ma insomma…!)
Ascoltatelo..
Saluti
-MV
ragazzi, ma Villazon come Ferrando è davvero inascoltabile, sembra stia cantando Cavalleri Rusticana (sto vedendo su RaiI 5…)!
ma chi l’ha voluto? Baremboim? Lissner?
lui andrebbe buato, mica Lachemnmann!
La Trimurti mi ha impedito di buare .
-MV
Perché, ti è dispiaciuto che abbiano scioperato, impedendoti di buare Villazon?
Avevi esultato all’annuncio dello sciopero!
L’ho vista anch’io su Rai5 e ci sarebbero molte cose da dire, anche sulla regìa. Guth ne ha fatte di migliori.
Perché poi tagliare la scena in cui Fiordiligi vuole che lei e Dorabella si vestano da soldati e raggiungani gli amanti al campo di battaglia? O il tutto era così noioso che mi sono fatto una pisa senza accorgermi?
Comunque non spreco spazio per una cosa che sicuramente non passerà alla storia. Però la Dorabella sembrava proprio carina.
Domani vado a sentire i sostituti del tenore, del baritono e di Barenboim. Difficile che facciano peggio.
ah, ora capisco: l’ultrà si riferiva alla Triplice! e io che ingenuamente pensavo che la Trimurti fossero Baccalini, Elenas e la Sig.ra Attilia!
comunque questo spettacolo (ho visto solo il secondo atto ma mi è stato ampiamente confermato da chi ha sentito tutto in teatro) è davvero un’obbrobrio in tutti i sensi.
Villazon è il dato più eclatante e che balza subito agli occhi di chiunque abbia un minimo di dimestichezza con quest’opera e questa musica in generale.
ma la direzione di Baremboim è altrettanto, se non più, esecrabile, ha completamente massacrato l’armonia ritmica mozartiana con scelte assurde e immotivate e il risultato è stato che i cantanti erano tutti fuori tempo (e a quanto mi dicono nel primo atto ancor di più).
avesse almeno cavato fuori della poesia ma nulla di nulla, il risultato era solo che (almeno in tv) si sentivano delle parti interne in orchestra di nessun interesse e il resto scompariva.
la regia poi era per bambini scemi con l’espediente del burattinaio Don Alfonso (come se ci fosse bisogno di sottolinearlo) che veniva ossessivamente riproposto per tutta l’opera e il resto tutto nella norma.
di tutte quelle che ho visto (e sono parecchie), o in teatro o in video, questa è senz’altro la peggiore di tutte le regie immaginabili e la più noiosa e sì, Baccalini, quel recitativo è stato tagliato, lei non si è appisolato e se non sbaglio ce ne sono stati altri di tagli ma tutto sommato mi pare il problema minore.